Molte costruzioni dei popoli del passato erano pensate e progettate per avere un allineamento con stelle e pianeti. Questo è un fatto che non può negarsi, come non può essere negata la conoscenza che molti popoli avevano dell’astronomia.
Una tra le maggiori corrispondenze di questo tipo è tra le stelle della Cintura di Orione e le tre piramidi di Giza in Egitto.
Nel 1983, il ricercatore Robert Bauval notò che le piramidi di Giza erano perfettamente allineate con le tre stelle della cintura di Orione, i cui studi successivi portarono alla stesura del libro “The Orion Mistery: unlocking the secrets of the Pyramids”.



Gli studi di Bauval furono in seguito approfonditi da Adrian Gilbert e Graham Hancock, che confermarono la perizia costruttiva delle piramidi seguendo l’allineamento con la cintura di Orione. Infatti, affinché l’allineamento potesse considerarsi effettivo, si doveva verificare quale fosse la posizione delle stelle al tempo della costruzione delle piramidi, dal momento che le stelle si muovono nel cielo notturno secondo la processione degli equinozi.
Ipotizzando perciò che il fiume Nilo fosse la Via Lattea e la Sfinge la costellazione del Leone, si scoprì che il cielo aveva quella configurazione circa 10.500 anni prima di Cristo, spostando perciò a datazione anteriore la costruzione delle piramidi rispetto alla dottrina ufficiale.
Nell’antico Egitto, Sirio e Orione erano considerate le stelle dalle quali provenivano gli dei Iside e Osiride che avevano dato origine all’umanità su Terra. La cintura di Orione era anche considerata la destinazione finale del faraone dopo la morte.
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